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Opera attualmente disponibile
“Il compositore di vuoti”
2025
olio e carboncino su tela
120 x 100 cm
2.800 €
STATEMENT
“Il compositore di vuoti” è un'opera che nasce da una sensazione costante e inafferrabile: quella dell'assenza. Un’assenza che non si limita a essere mancanza, ma che diventa presenza invadente, quasi tangibile. Come un vuoto che pretende attenzione.
L’opera prende forma a partire da un ricordo: l’ascolto, in adolescenza, di Gymnopédie No.1 di Erik Satie. Una melodia che sembra dare voce a un dolore non ancora compreso. Nel quadro, le prime note reali della composizione sono citate fedelmente, con le dita del soggetto posizionate nella corretta postura, nonostante lo strumento sia rovesciato e impraticabile. Un pianoforte capovolto diventa così simbolo di una ricerca impossibile, di un gesto poetico e disperato: suonare il silenzio, tentare il suono dove non può esistere.
L'opera affronta il tema del fallimento, dell’identità negata, dell’incongruenza tra ciò che siamo e ciò che avremmo potuto essere. Ma è anche un’indagine sulla bellezza del non sapere, del cercare senza garanzia di riuscita, sull’atto umano e vulnerabile del tentare.
“Il compositore di vuoti” racconta la mente che riempie il silenzio con pensieri ossessivi, architettando meccanismi di paura capaci di trasformare ogni spazio di possibilità in un vuoto minaccioso. Un invito a riconoscere la crudeltà che esercitiamo su noi stessi. E a chiederci, con onestà:
Cosa sarebbe successo se avessimo avuto il coraggio di ascoltare quel silenzio, invece di riempirlo di paura?