Promesse

Un progetto pittorico di Manuel Capaccioli

PROJECT STATEMENT

Vale la pena vivere nella menzogna, quando le promesse su cui abbiamo costruito la nostra identità si rivelano illusioni? Quando il continuo inseguimento di equilibrio, successo interiore e pace si rivela un tentativo di automanipolazione per dare senso a una realtà altrimenti caotica, vuota, incomprensibile?

“Promesse” è un progetto in espansione, attualmente articolato in un ciclo di otto opere a olio e carboncino su tela, che indaga il fallimento come condizione esistenziale e riflette sul senso – e sulla perdita di senso – nel vivere. Attraverso un linguaggio pittorico crudo ed emotivo, compio un atto di autoanalisi, mettendo a nudo le mie vulnerabilità più profonde, che diventano specchio di inquietudini collettive e universali.

Il progetto affronta senza retorica i temi del fallimento personale, dell’identità sfaldata, dell’autosabotaggio e della dissoluzione nel ruolo sociale, esplorando i margini del disincanto e le crepe nei costrutti sociali che promettono benessere in cambio di adattamento e silenzio. Le opere mettono a nudo una vulnerabilità radicale, in contrasto con la brutalità del mondo esterno, mettendo in discussione l’idea di progresso personale come salvezza, per raccontare invece un ciclo interiore di lotta, disillusione e accettazione.

Non c'è conforto: “Promesse” non offre vie di fuga, ma una resa lucida e consapevole.

In un tempo che premia l’apparenza e l’efficienza, “Promesse” propone una poetica del dubbio, della ferita e del cedimento come forma di onestà e, forse, di resistenza interiore.

L’unica promessa mantenuta, quindi, è quella del dubbio.

“Le promesse sono per loro natura destinate a fallire: non sono eterne, ma mutevoli, legate alla crescita dell’individuo. Quante promesse muoiono lungo il nostro cammino? E quanto di noi muore con loro?” — Manuel Capaccioli