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Opera attualmente disponibile
“Labirinto”
2025
olio e carboncino su tela
100 x 120 cm
2.800 €
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“Si può scendere così in basso da confondere la risalita con una nuova discesa.”
Con “Labirinto”, costruisco un’allegoria visiva del cambiamento esistenziale. Un'opera che rifiuta la narrativa lineare del miglioramento o della “guarigione” per dare invece forma a un percorso frammentato, incerto, fatto di deviazioni, soste e ritorni che non portano mai esattamente al punto di partenza, ma nemmeno a una meta riconoscibile.
Le scale che popolano la scena non sono semplici elementi spaziali, ma architetture mentali, movimenti interiori che raccontano un'identità in continuo mutamento. Salire o scendere non è più rilevante: il senso si dissolve nei passaggi, nei gradini, nelle direzioni interrotte. L’opera si fa così specchio di un’esperienza comune eppure raramente rappresentata: quella del cambiamento come fatica, come smarrimento, come forma profonda di onestà verso sé stessi.
In “Labirinto”, l’orientamento non è una conquista ma un’esperienza che si matura proprio nella perdita. È un invito ad abitare la complessità e accettare che la vera trasformazione spesso non ha direzione né fine, ma si compie nel semplice atto del cercare.
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Non esposta.
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Bibliografia non disponibile.